martedì 17 novembre 2015

Consiglio d’Istituto, votare per contare

Il prossimo 22 -23 Novembre si svolgeranno le votazioni per il rinnovo del Consiglio dell’Istituto Comprensivo 6. Il Consiglio d’Istituto è composto da Dirigente, responsabile amministrativo, rappresentanti degli insegnanti, del personale scolastico e dei genitori.
In questa occasione i genitori sono chiamati a rinnovare la propria rappresentanza. È necessario scegliere 8 rappresentanti in una lista di 16 candidati.

Quando si vota:
  • 22 Novembre 2015 dalle ore 8 alle 12
  • 23 Novembre 2015 dalle ore 8 alle 13.30

Dove si vota:
  • Genitori delle scuole Cappuccini e Andrea Costa: seggio 1 "Cappuccini", via Villa Clelia 18 - Imola
  • Genitori delle scuole Rubri e Pontesanto: seggio 2 "Rubri", via Tinti, 6 - Imola

I genitori che hanno figli in scuole diverse dovranno recarsi a votare nella sede di riferimento della scuola frequentata dal figlio minore.

Altre informazioni sempre sul sito http://www.ic6imola.gov.it/

Il Consiglio d’Istituto è l’organo attraverso il quale vengono prese decisioni operative per tutte le scuole dell’Istituto Comprensivo: la materna Pontesanto, le elementari Rubri e Cappuccini, la media Costa. Rappresenta l’organo più importante in cui i genitori possono esprimere il proprio punto di vista e contribuire al buon funzionamento della scuola.

Gian Paolo Papini, genitore e Presidente del Consiglio d’Istituto IC6 uscente, vuole fare un appello per sollecitare i genitori di tutte le scuole dell’IC6 a partecipare numerosi e ad esprimere il proprio voto.
 “Come genitori, questa è una grande opportunità di partecipazione attiva. Nel nostro Istituto abbiamo la fortuna di poter contribuire in modo concreto alle discussioni e alle decisioni, il nostro punto di vista è tenuto in considerazione.”

“Anche questo è un modo per costruire un futuro migliore per i nostri figli. La partecipazione alla vita della scuola significa anche prendere parte agli organismi che presiedono al funzionamento generale dell’istituto. Non è solo burocrazia e normale amministrazione, che pure serve. Nelle riunioni del Consiglio, ad esempio, si verifica e si approva il bilancio, si preparano e si decide sui bandi per le attribuzioni dei servizi, si organizza e si redige il rapporto di autovalutazione”

Servono competenze particolari per far parte del Consiglio d’Istituto?
“Quello che serve è molto buon senso e capacità di ascolto. Noi tutti abbiamo competenze legate alle nostre attività professionali, spesso possono essere valorizzate in un contesto come questo … Il Consiglio si riunisce in media una volta al mese, in orario serale per permettere la partecipazione di tutti.”

In questi anni si è verificato una generale disattenzione da parte dei genitori verso questo istituto. Mentre in altre occasioni, come ad esempio per l’organizzazione della festa della scuola, i genitori partecipano molto attivamente, l’affluenza alle urne è generalmente molto bassa. “È quanto è emerso dal rapporto annuale di autovalutazione come uno dei punti negativi per il nostro istituto. Dobbiamo fare di più. So che in futuro si penserà a diverse modalità di coinvolgimento dei genitori.”

“Il 4 novembre si è tenuto un incontro tra genitori e i rappresentanti dei genitori del Consiglio uscente: l’invito aveva avuto 500 visualizzazioni ma all'incontro erano presenti solo 21 genitori. Se teniamo conto che la scuola ha circa 1000 studenti, possiamo dire che solo il 2% delle famiglie era presente. Non c’erano le firme sufficienti per i rappresentanti e i sostenitori. Questo è stato un vero peccato!”

“Ringrazio a questo proposito tutte le associazioni dei genitori che si sono mobilitate per raccogliere le firme e per promuovere la partecipazione. È molto importante avere rappresentanti eletti da un numero consistente di voti, solo in questo modo possiamo dire che nel Consiglio di Istituto i genitori siano effettivamente rappresentati.”


Allora, il messaggio è chiaro: il 22 e 23 Novembre incontriamoci a scuola e votiamo!

mercoledì 4 novembre 2015

Laboratori in classe: La geometria e la città di Paul Klee

“L’arte non riproduce quello che vediamo; piuttosto ci fa vedere” Paul Klee pittore (1879 – 1940)

I laboratori svolti in classe sono attività didattiche spesso suggerite dagli esperti di didattica per rendere l’apprendimento più coinvolgente, anche combinando discipline diverse. In un laboratorio, ad esempio, può capitare che gli alunni inizino il nuovo anno scolastico studiando concetti geometrici attraverso la rielaborazione e la manipolazione degli elementi formali di un quadro.

È proprio quello che ha proposto la maestra Anna Maria Mazza quest’anno ai suoi alunni di 5^.
“Nel lavoro quotidiano io privilegio sempre il connubio fra discipline e l’arte. … Tra gli obiettivi del  programma di matematica di quest’anno c’è la capacità di rappresentare forme del piano e dello spazio, di riconoscere le relazioni con strutture che si ritrovano in natura o create dall’uomo; di classificare le figure in base alle caratteristiche geometriche; di determinare misure, costruire modelli concreti.” Obiettivi che si combinano bene con quelli del programma di arte, “tra cui vi è riconoscere gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visuale (linee, forme, colori, volume, spazio)”.  Lo scopo di questo laboratorio era consentire ai bambini di rielaborare un’opera d’arte utilizzando conoscenze acquisite attraverso altre discipline, come la geometria. Questa attività di inserisce nel progetto scolastico “Non solo la matematica è un gioco da ragazzi”.
Paul Klee, Città

Come base per il lavoro è stato scelto un quadro del pittore svizzero Paul Klee della serie dedicata alle Città. Klee è un esponente dell’astrattismo e uno dei pittori più importanti dell’arte del ‘900, secondo cui l’arte aiuta a comprendere la realtà nella sua essenza di forme, linee e rapporti geometrici, attraverso armonie di colori e materiali.

L’attività è iniziata il secondo giorno di scuola e si è conclusa la prima settimana di ottobre, nell’arco di circa 20 giorni. “In questo periodo abbiamo usato le 2 ore pomeridiane del martedì e del giovedì, per un totale di 14 ore.”

“I bambini hanno ricevuto una riproduzione in A3 della struttura del quadro, caratterizzato principalmente da quadrilateri o forme che possono essere ricostruite a partire dai quadrilateri. …” Per svolgere l’attività, gli alunni hanno attivato strategie personali diverse, con l’obiettivo di raggiungere uno scopo comune.

“Per la realizzazione dell’attività i bambini hanno utilizzato le competenze di geometria che avevano acquisito l’anno precedente sui poligoni regolari e irregolari. Hanno utilizzato strumenti come righello, matita, carta, colla. Si sono cimentati con la scelta di materiali, carte diverse per consistenza e aspetto, hanno sviluppato la propria creatività lavorando liberamente sugli accostamenti dei colori, forme, effetti cromatici, seguendo e creando le immagini a proprio gusto”. Dall’elaborazione dell’immagine sul piano hanno poi sviluppato figure solide che emergono dalla base. “In questo modo hanno acquisito nuove competenze, come l’elaborazione autonoma di un’immagine fatta di poligoni e la costruzione di 3 solidi: un cubo, un parallelepipedo, una piramide.”

Nuove competenze basate su una consapevolezza diversa e nuova, che nasce dal poter costruire e
ricostruire con le proprie mani quelle forme che sono state oggetto di uno studio teorico. Attraverso la manipolazione e l’esperienza, i bambini diventano consapevoli dei concetti, li comprendono di più e possono andare oltre. Nati per favorire l’apprendimento degli alunni con cui la lezione frontale risulta meno efficace, i laboratori sono diventati una strategia didattica preziosa per tutti.

sabato 24 ottobre 2015

Laboratori in classe: Fare per Pensare

Con questo post vorremmo inaugurare alcune brevi incursioni nella didattica svolta alla Scuola Cappuccini e farsi raccontare “dal di dentro” come le insegnanti svolgono alcune attività curriculari utilizzando modalità diverse dalla tradizionale lezione frontale.

Siamo nel mondo variegato e sorprendente dei laboratori. Tutti noi genitori ne sentiamo parlare e l’associazione Liber@-mente Insieme ne organizza durante l’anno scolastico in orario pomeridiano con un obiettivo certamente educativo ma soprattutto ludico. Insomma, un modo, speriamo, intelligente e divertente di stare insieme.

Molti insegnanti però usano il laboratorio per arricchire, rendere più interessante e piacevole l’apprendimento di materie a volte ostiche, come la matematica o la geometria. Il laboratorio in classe quindi non è una cosa in più o alternativa all’apprendimento curriculare ma una modalità più interattiva e collaborativa di svolgere parte del programma scolastico.

Ma sappiamo veramente di che cosa si tratta? Perché organizzare un laboratorio? Solo per fare lezione in modo diverso? Una recente conversazione con la maestra Anna Maria Mazza ci ha fatto venire voglia di saperne di più. 

Per dare una definizione: "Il laboratorio è uno spazio attrezzato, un ambiente dotato di materiali, strumenti e attrezzature. E' un percorso delimitato nel tempo e finalizzato al perseguimento di determinati obiettivi". Ma è importante sottolineare che si tratta di una "strategia didattica" che coinvolge fortemente gli alunni, li rende protagonisti e li stimola a collaborare. In un laboratorio emergono anche le strategie di apprendimento dei singoli alunni, che in questo ambiente hanno la possibilità di confrontarsi e di imparare gli uni dagli altri.

Quindi abbiamo capito una cosa: che far uscire dalla pagina il concetto significa farne esperienza e che passando attraverso l’esperienza anche i concetti astratti diventano più concreti e semplici da capire. Insomma, ragionare con le mani aiuta!

La prima esperienza laboratoriale che racconteremo nei prossimi giorni è quella svolta dalla maestra Anna Maria Mazza all'inizio dell'anno scolastico con le classi 5, tra arte e geometria.

sabato 10 ottobre 2015

Inaugurazione della Biblioteca Cappuccini

Vi ricordate il post pubblicato il primo giugno dedicato ai nuovi arredi della biblioteca della scuola Cappuccini? Un progetto proposto nello scorso anno scolastico e reso possibile soprattutto grazie ai risultati della raccolta fondi avvenuta attraverso la pesca di fine anno, frutto del lavoro e della collaborazione di tanti genitori.

Ebbene, oggi sabato 10 ottobre 2015 la nuova biblioteca è stata inaugurata alla presenza della Dirigente, del presidente del Consiglio di Istituto, dei rappresentanti delle classi e dell'associazione Liber@mente Insieme.

Tavoli circolari e sedie colorate danno un aspetto più accogliente e gioioso, creando un ambiente più aperto e collaborativo. Alcune nuove scaffalature (donazione di Monica Giorgi, mamma di un'alunna della scuola) che si aggiungono alle precedenti, aumentano la capacità di esposizione dei materiali a cui bambini e insegnanti possono avere accesso.

Come ha sottolineato la Dirigente Salaroli, la biblioteca è un contesto formativo diverso da quello della classe e gli arredi svolgono un ruolo importante nel creare le condizioni migliori per apprendere.

Per l'occasione le classi quarte, capitanate dalle maestre Beatrice e Marica, hanno organizzato una piccola rappresentazione nel corso della quale maestre e bambini hanno raccontato piccole fiabe.

Un fine di mattinata insolito alla scuola Cappuccini, e pur in un giorno di pioggia, i sorrisi dei bambini e la soddisfazione degli adulti hanno acceso l'arcobaleno!

lunedì 15 giugno 2015

Coding? Un gioco per bambini

Si può insegnare l’informatica ai bambini? Sembra proprio di sì e ormai è una realtà molto diffusa.
Da alcuni anni si sta affermando una metodologia che permette ai bambini di acquisire i rudimenti della programmazione attraverso un sistema semplice e intuitivo.

È il Coderdojo. Questa esperienza si è realizzata da gruppi di volontari che gratuitamente sono interessati a promuovere il software libero e l’informatica attraverso il gioco, anzi, un videogioco.
Nel 2014 l’associazione Liber@-Mente insieme ha lanciato l’idea di organizzare laboratori di Coderdojo all’IC6. Tra novembre e febbraio all’IC6 sono stati organizzati 4 laboratori, 2 dei quali hanno riguardato gli alunni della Scuola Cappuccini delle classi terze, quarte e quinte.
Per la cronaca, il laboratorio dura circa 3 ore e coinvolge in media 15-20 bambini, dipende dal numero di coach e dalla capienza della sala. Il lab è aperto a tutti (purché sappiano leggere) ma è a numero chiuso, non c’è alcuna selezione in ingresso, si va in ordine di arrivo delle domande.
Eravamo partiti con la proposta di un laboratorio, ci chiedevamo che tipo di interesse avrebbe potuto sollevare una proposta come questa: 3 ore di laboratorio intensivo di informatica al sabato pomeriggio dopo 4 ore di scuole. Nel giro di poche ore dall’annuncio abbiamo capito l’aria che tirava: il numero di richieste è subito schizzato ben oltre i limiti che ci eravamo posti. E allora, che fare?  Escludere? Macché! Abbiamo deciso di raddoppiare. Invece di un lab ne abbiamo fatto 2 per un totale di 40 bambini. Qualcuno si chiederà com’è andata. Bambini entusiasti e interessati, le 3 ore sono volate.

Tutto questo è stato possibile grazie alla disponibilità e all’entusiasmo del gruppo di coach capitanato da Serena Bedeschi e Simone Bacciglieri. Chiediamo a Simone come hanno vissuto quell’esperienza.
Da quanto tempo organizzi laboratori di Coderdojo?
Da poco più di un anno, il primo evento organizzato da me e Serena è datato 5 aprile 2014. Prima ho seguito per un po’ i ragazzi di CoderDojo Bologna per capire come muovermi.

Cosa serve per partecipare a questi laboratori?
Un pc portatile (ma non è obbligatorio, se qualcuno è sprovvisto cerchiamo di dargliene uno noi) e la voglia di imparare giocando.
Com’è stata l’esperienza con i due gruppi di bambini della scuola elementare Cappuccini?E` stata…. intensa! In poco più di un anno abbiamo organizzato undici eventi ma nessuno ha coinvolto così tanti bambini. Tre lezioni in una sola giornata coinvolgendo 60 bambini (di cui una quarantina delle Cappuccini) è stato tanto faticoso quanto divertente.  La cosa che stupisce di più è il fatto che i bambini siano stati buonissimi per tutta la durata della lezioni.
Era la prima volta che organizzavate un lab in una scuola?
Sì. Ho avuto occasione di organizzarne un altro un paio di mesi dopo ma è stata una cosa diversa: era un lab fatto all’interno di una classe durante le ore di lezione.
Quanto tempo ci metti a preparare un incontro?
Dipende se devo preparare solo la lezione o gestire anche le iscrizioni. Ormai siamo già abbastanza collaudati quindi per preparare una lezione non ci metto più di un paio di ore.
Cosa serve sapere per fare il coach del Coderdojo?
Per prima cosa bisogna ovviamente saper usare Scratch, e questo si assimila abbastanza velocemente. Le caratteristiche che bisogna avere per essere un buon mentor (e quindi devono avere tutti gli adulti in sala, non solo il “coach”) sono:
  • saper trasmettere il “pensiero computazionale”, cioè la capacità di analizzare i problemi scomponendoli e creare soluzioni utilizzando un linguaggio di programmazione, attraverso l’uso della logica e del ragionamento;
  • avere una spiccata predisposizione al debugging, cioè saper capire in pochissimo tempo dove si trova l’errore all’interno di un programma che non fa quello che dovrebbe. Questo è fondamentale per evitare che ad ogni errore si fermi la lezione per aspettare la correzione.
Ma tutto questo, perché lo fai?
Sicuramente perchè mi diverto, perchè amo stare in mezzo ai bambini e perchè mi piace trasmettere agli altri quello che so fare. Ma il motivo principale è perchè non mi piace per niente vedere tutti questi bambini e ragazzi con pochissima conoscenza degli strumenti che ormai sono parte integrante della loro vita (e lo dico da genitore!).
 
Il Coderdojo è un’esperienza contagiosa, e mentre organizzavamo quello con Serena e Simone abbiamo scoperto che esiste il Codedojo Imola, li abbiamo incontrati e anche il nostro Presidente del Consiglio d’Istituto IC6 si è appassionato alla cosa … ma questa è un’altra storia per un altro post.
Altre informazioni sull’esperienza di Simone e Serena all’IC6 di Imola le trovate sul loro blog

venerdì 12 giugno 2015

Un papà tra le stelle: si parla di Astronomia

Abbiamo ancora negli occhi le immagini del rientro sulla Terra di Samantha Cristoforetti, avvenuto
ieri dopo ben 200 giorni nello spazio. Che emozione!!

Ne sto parlando con Fiorella mentre prendiamo un caffè, e mi dice: "Lo sai che uno dei miei alunni di Budrio mi ha chiamato dicendo che sarebbe stato bello avere Gian Paolo di nuovo in classe a commentare l'evento del rientro dallo spazio ..."

Questo ci da lo spunto per raccontare una esperienza molto interessante avvenuta durante questo anno scolastico e che ha visto protagonisti una classe di 24 bambini di quinta elementare della scuola Servetti Fedora di Budrio, dove Fiorella insegna, e Gian Paolo, un genitore della scuola Cappuccini.

Il tutto è nato alcuni mesi prima da alcune domande degli alunni di quella classe in merito ad eventi astronomici che si stavano verificando, come l'eclissi di sole. Sapendo della laurea in Astronomia di Gian Paolo, Fiorella lo ha invitato a svolgere una mattinata tematica nella sua classe.

Così martedì 14 aprile 2015, dalle 9.30 alle 12.30, Gian Paolo ha tenuto un incontro durante il quale, con il supporto di una presentazione ricca di immagini e informazioni, è riuscito a raccontare in modo semplice concetti fisici che hanno affascinato i bambini presenti. Durante le 4 ore di incontro i bambini hanno fatto molte domande e Gian Paolo non si è tirato indietro. Non è stata una lezione (Gian Paolo non fa il maestro!) ma un viaggio nello spazio stando con i piedi per terra.

Alla fine i bambini sono stati invitati esprimere a caldo le proprie impressioni, ed è chiaramente emersa la comune soddisfazione per una giornata di scuola diversa ma ricca di spunti, di curiosità e riflessioni. A dimostrazione di questo, tutti i bambini hanno richiesto di avere una copia della presentazione di Gian Paolo.

Cosa hai pensato quando Fiorella ti ha chiesto di preparare un incontro con i suoi alunni?
Ho pensato che fosse una cosa da matti! Non è facile spiegare concetti di fisica a bambini che, per la giovane età, non hanno ancora gli strumenti del calcolo differenziale o le basi della meccanica celeste. Però ci si poteva provare.

Quindi come ti sei preparato per l'incontro?
Ho cercato di creare una traccia dei temi da affrontare, e chiarirmi su cosa puntare, tenendo conto dell'età dei bambini e del tempo a disposizione. Ho diviso i contenuti in tre unità: il sistema solare, l'evoluzione stellare e la struttura dell'universo. L'incontro di Budrio ha riguardato la prima unità, cioè il sistema solare. Per questa prima parte ho privilegiato gli aspetti cinematici e tassonomici, come prima base di informazioni utili per tutto il resto. Mi sono chiesto: come presentare queste cose a dei bambini? Ho usato il PowerPoint con molte immagini, le informazioni erano unite a effetti visivi e sonori, ho inserito degli scherzi e musichette simpatiche per semplificare, sdrammatizzando, la comprensione di concetti complessi.

Che impressione hai avuto quando sei arrivato in classe? Come ci si sente in questo ruolo?
All'inizio non sai bene come comportarti, mi sentivo intimorito ma molto presto mi sono reso conto che i bambini erano intimoriti quanto me! Quindi eravamo pari, sullo stesso piano. L'incontro si è svolto così, con molta naturalezza. Appena è partita la presentazione con la colonna sonora di Star Trek e l'astronave Enterprise che appariva in dissolvenza si è creata l'atmosfera giusta per una bella esperienza. Sono riuscito anche a spiegare come ragiona un astronomo, abituato a dover calcolare avendo un numero limitatissimo di dati: si usano le stime di misura che prevedono margini di errore accettabili. Ho fatto un esempio, che non centrava con l'astronomia ma che poteva far capire il concetto: calcolare quanto guadagna il comune di Marina di Ravenna con i parcheggi sul lungo mare in una giornata d'estate.

Ripeteresti l'esperienza?
Certo! Il riscontro che ho avuto dai bambini è stato molto positivo, mi sono commosso a leggere le loro impressioni finali. Bisogna dire però che per avere questo risultato è molto importante che la classe sia preparata. In questo senso il ruolo dell'insegnante è stato fondamentale per creare le giuste condizioni di interesse e delle conoscenze di base.

Per saperne di più su questa storia contattateci.

Il bilancio di un anno, non solo soldi

Il 9 giugno 2015 l'assemblea soci ha approvato il bilancio consuntivo dell'anno sociale 2014-2015.

Il bilancio evidenzia una liquidità finale di 2.014,30 euro, di cui 287 in cassa e 1.726 depositati nel conto corrente dell'associazione presso la BCC sede centrale.

Quest'anno le spese sono state così ripartite:
  • 2.555,23 euro sono state le uscite, ripartite fra acquisto di una Lim e spostamento di altre 2 nelle classi per una maggiore funzionalità, completamento della cablatura per la rete Internet su tutte le classi;
  • 322,41 euro per acquisto di strumenti per la realizzazione del progetto di plesso "La matematica è un gioco da ragazzi"
  • 46, 72 euro per cartolibreria
Il totale delle uscite ammonta a 2924,36 euro.

Clicca qui per scaricare il pdf

Inoltre, durante l'anno scolastico sono stati realizzati alcuni laboratori (di cui trovate informazioni in questo blog) gratuiti aperti a tutti che hanno apportato contributi significativi.

Ringraziamo tutti per la collaborazione e la partecipazione.

Per ora buone vacanze

lunedì 1 giugno 2015

Nuovi arredi per biblioteca della scuola Cappuccini

Avevamo parlato degli obiettivi della raccolta fondi di quest'anno, tra cui spicca la biblioteca.
Non tanto i contenuti, cioè i libri, ma l'ambiente in cui i libri e i bambini che li leggono possono stare in modo armonioso  e sereno.

La raccolta fondi è andata bene, quindi avanti con il progetto esecutivo! Nelle foto si può vedere come sarà. Il preventivo è di circa 3.000 euro.
La nuova biblioteca sarà pronta per l'inizio del prossimo anno scolastico, pronta ad accogliere gli alunni, vecchi e nuovi, della Scuola Cappuccini.

Rimane comunque il fatto che anche i contenuti vanno curati, aggiornati, rinnovati. Le donazioni di libri e di altri materiali multimediali per consultazione sono sempre benvenute. Migliorare la qualità dell'offerta culturale per gli alunni è un obiettivo sempre valido.



sabato 30 maggio 2015

Primi risultati della festa alle Cappuccini

In un post precedente ci si chiedeva i motivi di una festa della scuola tanto articolata e piena di iniziative. La raccolta fondi per la scuola è uno degli obiettivi pratici per cui si fa la festa.
Ci sono sempre tanti progetti e quest'anno la priorità è andata alla sistemazione della biblioteca della scuola.
Oggi la nostra tesoriera Annalisa ci ha dato i primi ottimi risultati della raccolta fondi. Tra festa e gadget, la somma raccolta al netto è poco sopra i 7.000 euro!
Possiamo dirci soddisfatti, oltre il 30% in più dello scorso anno.
Grazie a tutti, perché sono soldi di tutte le famiglie e sono soldi che saranno usati per tutti i bambini della scuola.

Convocazione soci per approvazione bilancio

Pubblichiamo un avviso del Direttivo dell'associazione Liberamente Insieme
I soci dell'associazione sono convocati per la riunione di approvazione del bilancio in data 9 giugno 2015.
L'incontro si tiene presso la sede dell'associazione, Via Villa Clelia, 18 Imola

Prima convocazione ore 8.00

Seconda convocazione ore 20.00

Segue cena.

Non mancate!

Un grande successo per la festa alle Cappuccini

Alla fine la festa è arrivata, con il suo carico di entusiasmo, timori, gioia, fatica, sorrisi, sudore e manate sulle spalle, per dire: ok, tutto sotto controllo! Comunque vada sarà un successo.
E ora che è passata lo possiamo dire senza timore di essere smentiti: la festa alle Cappuccini è stata uno spettacolo!!!! Bellissima.
Un sole fantastico ha illuminato la giornata fin dal mattino quando i genitori addetti alle varie attività hanno iniziato il lungo e meticoloso lavoro di messa a punto: chi in cucina tagliava salsicce, chi raccoglieva le torte, chi sistemava i materiali per la pesca, chi i tabelloni con i lavori dei bambini svolti in questi ultimi mesi. E poi l'allestimento del palco, della zona giochi, degli stand gastronomici, del gioco del tappo. La scuola Cappuccini era tutto un formicolare di persone, i bambini nelle loro classi a fare lezione con le loro maestre, i genitori e i bidelli tutto intorno, dentro e fuori, come api operose.
E poi alle 16.30 è partito tutto.

Dopo i saluti della Dirigente, i bambini hanno aperto la festa con i loro canti divertenti e divertiti dedicati alla matematica, supportati dai babbi musicisti Ubaldo e Francesco che li hanno accompagnati con le loro chitarre e con le basi.
Due i momenti particolarmente toccanti da ricordare. La consegna dei diplomi ai bimbi di quinta che hanno iniziato 3 anni fa l'esperienza del Pedibus e al nonno accompagnatore in rappresentanza di tutti i genitori che hanno svolto questo servizio. Il coro dei genitori delle quinte che hanno cantato per i loro bambini, che lasciano la scuola elementare per approdare alle media.
Poi bambini e genitori si sono scatenati, i più affamati verso la piadina farcita o alle pizze, chi a tentare di vincere il premio imperdibile alla pesca e al gioco dei tappi. Nugoli di bambini che correvano ovunque. Insomma, una vera festa, che ci ha riempiti di gioia perché stare insieme è bello, c'è chi ha goduto della festa e chi è stato felice di dare una mano in diversi modi.
Tutti hanno però contribuito alla raccolta fondi per la scuola.
Può venire il dubbio: facciamo la festa per raccogliere fondi o la raccolta fondi è una scusa per fare la festa? Chi può dirlo.
Noi la facciamo e stiamo bene, riusciamo a raccogliere fondi per permettere alla scuola di dare un servizio migliore, ci conosciamo meglio, si creano amicizie, scopriamo di avere tante cose da condividere con gli altri.
E questo è molto, direi che è quasi tutto.

venerdì 29 maggio 2015

La notte prima della festa

Cosa succede prima di un grande evento? Cosa si prova? Come ci si prepara?
Anche se ci si prepara per mesi la sensazione netta è che sarà impossibile che tutto possa funzionare.
Si sente la grande fatica e non ancora la soddisfazione per il risultato.
L'ansia per i fattori imponderabili, gli imprevisti che ti si parano davanti e l'incertezza sulla propria capacità di fronteggiarli.
Oppure si può avere l'impressione di avere ancora tanto tempo, tutto il tempo del mondo, per rivedere ancora qualche cosa, un piccolo dettaglio, un particolare che può fare la differenza.
Può essere una cosa normale, una cosa tra le tante che hai da fare, che non può avere tutta questa importanza, perché le cose importanti sono altre nella vita.
Può essere una cosa speciale e unica, perché vuoi che tutto sia perfetto e ti sembra di impazzire se pensi che manchi anche solo un cartellone.
Chissà quali altri pensieri sono passati nella testa delle mamme e dei papà che collaborano alla buona riuscita della festa.
Ma è quasi ora.

Godiamocela, divertiamoci e buona festa a tutti

martedì 26 maggio 2015

Festa alle Cappuccini e un post per dire grazie

Direttamente dal cuore pulsante del Direttivo dell'associazione un messaggio della nostra presidente Fiorella sugli ultimi preparativi della festa della scuola, ormai imminente. Il 29 maggio si avvicina!!

 
"Questo cartello parla di tutti quelli che hanno donato qualcosa ed che rendono possibile la festa della Scuola Cappuccini 2015.

Siamo partite a febbraio con le nostre richieste e grazie alla costanza di Manuela, Annalisa e Paola siamo riusciti ad allestire un bel programma e tante belle sorprese.

Tutti questi sponsor hanno offerto qualcosa ed è per questo che meritano un grande grazie.
Vorrei sottolineare in particolare il grande merito delle Grafiche 3B che hanno permesso di realizzare tanti bellissimi gadget. Noi gli abbiamo portato le idee e grazie alla tenacia di Monica e alla professionalità del tipografo siamo riusciti in un lavoro che sembrava impossibile.

I miei ringraziamenti a tutto lo staff del settore vivande che sta organizzando al meglio sangria, torte e allestendo la cucina.

Grazie alle maestre che collaborano con noi alla riuscita del progetto, ai bidelli parte sempre attiva.
Grazie alla Dirigente che con la sua visione di una scuola aperta sta realizzando questa bellissima avventura."

domenica 24 maggio 2015

Divertirsi con l'inglese? Let's speak together!

A volte l'idea per un laboratorio nasce per gioco, pensando a come fare per rendere i bambini più partecipi, magari con un'attività extrascolastica che si possa integrare in modo divertente e leggero con quanto viene già svolto durante l'orario di scuola. Abbiamo raccolto qualche idea e quella di "giocare" con l'inglese è apparsa subito come una delle più interessanti. La nostra presidente Fiorella ha preparato un progettino semplice ma efficacie, anche contando sulla sua esperienza. Così è nato "Let's speak together", una serie di incontri organizzati da Fiorella, pensati soprattutto per i bambini dagli 8 ai 10 anni.

Prima di continuare bisogna però fare una precisazione. Quando siamo partiti ci siamo dati delle regole, e una, probabilmente la più importante, è questa: ci sono genitori formalmente soci (hanno pagato la quota e hanno ricevuto la tessera) e genitori non soci, ma per quanto riguarda i bambini, gli alunni della Scuola Capuccinni sono soci indipendentemente dalla tessera dei genitori. Ciò vuol dire che TUTTE le attività promosse dall'associazione liber@mente insieme sono aperte a TUTTI i bambini della Scuola Capuccinni, indipendentemente dalle scelte dei genitori.

A questo punto ci siamo chieste: come facciamo a girare l'informazione a tutti in breve tempo? Una combinazione di messaggi online (posta elettronica) e offline (il caro buon volantino) hanno sortito il loro effetto.

Sinceramente non ci saremmo mai aspettate una così una larga adesione: in tre lezioni hanno partecipato 54 bambini e per non deludere gli altri che erano rimasti fuori ne sono state organizzate altre 2, in totale saranno stati circa 100 i bambini di diverse classi coinvolti. Il bello di questa esperienza è stata la partecipazione corale. I bambini arrivavano entusiasti dopo un'intera giornata di scuola, la maggior parte chiedeva di tornare, altri che non avevano ricevuto la comunicazione in tempo hanno comunque fatto arrivare la loro richiesta. Tutte le volte alla fine di queste giornate ci sembrava impossibile.

Uno si potrà chiedere: cosa facevate in questi pomeriggi di così interessante?

Fiorella e i bambini stavano semplicemente insieme, vedendo un film in lingua e giocando: a volte a memory o indovina chi o abbiamo fatto gare a squadre, solo che tutto era fatto in inglese.

Ecco le conclusioni di Fiorella.

"Ho riflettuto molto su questo punto e ritengo che la voglia dei bambini di stare insieme anche al pomeriggio e di condividere esperienze sia il punto fondamentale di tutto questo percorso. Questi incontri hanno così avuto un tale successo che mi è stato chiesto di farne uno anche alle classi seconde! L'intento il prossimo anno è di allargare questo tipo di esperienze, non solo all'inglese ma anche ad altre discipline come musica o la manipolazione di materiali. Poiché lo scopo dell'associazione è includere e non escludere, cercheremo di dare seguito alle tante proposte che stanno nascendo, sempre in collaborazione con la scuola e rispettosi dei rispettivi ruoli."

2014-2015 - risultati del primo anno di lavoro



L'associazione di promozione sociale liber@-mente insieme (L.M.I 2014), nata il 24 maggio 2014, conta circa 52 soci. L'associazione si rende disponibile ad aiutare e collaborare al buon funzionamento della scuola sempre ed esclusivamente nell'ottica della collaborazione. Svolge sue le attività all'interno della Scuola Primaria Cappuccini di Imola, via Villa Clelia,18. 
È solo il primo anno di attività ma guardando ai mesi appena passati ci rendiamo conto di quanto lavoro è stato fatto. Qualche esempio? 
Promozione del Progetto “La matematica: un gioco da ragazzi” nel corso dell’anno scolastico 2014/2015, che ha coinvolto tutte le 10 classi della scuola.
Donazione di due Lim per completare l'informatizzazione delle aule.
Realizzazione di laboratori di coding a cui hanno partecipato oltre 50 bambini. I laboratori sono ispirati alla metodologia del Coderdojo, un movimento senza scopo di lucro che organizza incontri gratuiti per introdurre i giovani alle basi dell’informatica. Nato in Irlanda nel 2011, il laboratorio si rivolge a bambini e adolescenti ed è diffuso a livello globale. CoderDojo promuove l’utilizzo del software open source e gratuito e dispone di una forte rete di soci e volontari. 
Organizzazione del laboratorio di inglese pomeridiano, principalmente rivolto ai bambini delle terze, quarte e quinte ma allargato anche alle seconde, che comprende la visione di cartoon e giochi di gruppo in lingua inglese. Un centinaio di bambini hanno partecipato entusiasti nei cinque appuntamenti realizzati.
Realizzazione di un laboratorio rivolto ai genitori per condividere ed elaborare proposte per contribuire al miglioramento della scuola. Attraverso metodologie di brainstorming e di progettazione collaborativa, siamo partiti analizzando punti di vista, preconcetti e percezioni individuali e abbiamo proseguito attraverso un percorso che ha permesso di ricostruire un’idea condivisa e positiva del rapporto tra genitori e scuola.
Collaborazione alla realizzazione della festa con laboratori ed incontri che si tengono da inizio marzo fino a fine maggio con incontri periodici (sabato mattina ed eventualmente martedì pomeriggio in orario scolastico). Lo scopo di questi incontri sono la socializzazione e l'integrazione delle diverse componenti che operano nella scuola. Lavorare insieme divertendosi è un modo per sentirsi parte di un gruppo: siamo più di 100!
Chi ben comincia è a metà dell'opera, si dice, quindi il bello deve ancora arrivare. Grazie a coloro che hanno collaborato attivamente alla riuscita di questo primo anno di lavoro e di condivisione. L'associazione è aperta al contributo di tutti, ti aspettiamo.

Festa della scuola Cappuccini 2015


È l’evento dell’anno che tutta la scuola aspetta ed è un grande esercizio di creatività progettuale, di collaborazione e di risoluzione di problemi. Il tutto affrontato con instancabile ottimismo.
Fin da gennaio si cominciano a lanciare idee, le più scontate e le più fantasiose, perché ogni anno ci devono essere delle certezze ma anche delle novità. La creatività scorre a fiumi, l’occhio di mamme e babbi agguerriti vaga verso l’alto in cerca di ispirazione, con l’altro all’orologio perché c’è sempre un figlio da andare a prendere da qualche parte e il tempo è sempre quello che è. Ci si scambia messaggi fitti fitti, si fanno trattative, si cerca di trovare un difficile equilibrio tra il desiderabile e il possibile … et voilà! La prima bozza di programma c’è e c’è anche l’obiettivo specifico della raccolta fondi 2015: riallestire la biblioteca mettendola a norma.
Si prosegue così a fare la conta di chi può-fare-che-cosa, c’è chi ha i contatti giusti per raccogliere i premi per l’estrazione finale, chi coordina la complicata gestione della mitica e immancabile Pesca, chi sfodera invidiabili capacità organizzative coordinando giochi, chi ha doti creative nascoste ed elabora cartelloni e scritte variopinti degni di un writer, chi non ha tempo per partecipare alla preparazione ma dà volentieri una mano quando si tratta di allestire e disallestire. Tutti ma proprio tutti sono importanti! E a questo punto ci siamo.
29 maggio 2015 - Festa della Scuola Cappuccini
Programma
16,50: Raduno di tutti gli alunni nel giardino davanti alla Scuola.
17,00: Spettacolo musicale “DIAMO I NUMERI?” (giardino posteriore)
17,30: Giochi Matematici (giardino anteriore)
17,30: PESCA (nel salone)
17,45: Apertura stand gastronomico
18,30: Gioco del Tappo (giardino posteriore)
All’interno della Scuola sarà possibile visitare la mostra dei lavori svolti durante l’anno scolastico.

Allora prepariamoci, manca poco al 29 maggio. E in attesa, buon lavoro e buono studio a tutti.