martedì 17 novembre 2015

Consiglio d’Istituto, votare per contare

Il prossimo 22 -23 Novembre si svolgeranno le votazioni per il rinnovo del Consiglio dell’Istituto Comprensivo 6. Il Consiglio d’Istituto è composto da Dirigente, responsabile amministrativo, rappresentanti degli insegnanti, del personale scolastico e dei genitori.
In questa occasione i genitori sono chiamati a rinnovare la propria rappresentanza. È necessario scegliere 8 rappresentanti in una lista di 16 candidati.

Quando si vota:
  • 22 Novembre 2015 dalle ore 8 alle 12
  • 23 Novembre 2015 dalle ore 8 alle 13.30

Dove si vota:
  • Genitori delle scuole Cappuccini e Andrea Costa: seggio 1 "Cappuccini", via Villa Clelia 18 - Imola
  • Genitori delle scuole Rubri e Pontesanto: seggio 2 "Rubri", via Tinti, 6 - Imola

I genitori che hanno figli in scuole diverse dovranno recarsi a votare nella sede di riferimento della scuola frequentata dal figlio minore.

Altre informazioni sempre sul sito http://www.ic6imola.gov.it/

Il Consiglio d’Istituto è l’organo attraverso il quale vengono prese decisioni operative per tutte le scuole dell’Istituto Comprensivo: la materna Pontesanto, le elementari Rubri e Cappuccini, la media Costa. Rappresenta l’organo più importante in cui i genitori possono esprimere il proprio punto di vista e contribuire al buon funzionamento della scuola.

Gian Paolo Papini, genitore e Presidente del Consiglio d’Istituto IC6 uscente, vuole fare un appello per sollecitare i genitori di tutte le scuole dell’IC6 a partecipare numerosi e ad esprimere il proprio voto.
 “Come genitori, questa è una grande opportunità di partecipazione attiva. Nel nostro Istituto abbiamo la fortuna di poter contribuire in modo concreto alle discussioni e alle decisioni, il nostro punto di vista è tenuto in considerazione.”

“Anche questo è un modo per costruire un futuro migliore per i nostri figli. La partecipazione alla vita della scuola significa anche prendere parte agli organismi che presiedono al funzionamento generale dell’istituto. Non è solo burocrazia e normale amministrazione, che pure serve. Nelle riunioni del Consiglio, ad esempio, si verifica e si approva il bilancio, si preparano e si decide sui bandi per le attribuzioni dei servizi, si organizza e si redige il rapporto di autovalutazione”

Servono competenze particolari per far parte del Consiglio d’Istituto?
“Quello che serve è molto buon senso e capacità di ascolto. Noi tutti abbiamo competenze legate alle nostre attività professionali, spesso possono essere valorizzate in un contesto come questo … Il Consiglio si riunisce in media una volta al mese, in orario serale per permettere la partecipazione di tutti.”

In questi anni si è verificato una generale disattenzione da parte dei genitori verso questo istituto. Mentre in altre occasioni, come ad esempio per l’organizzazione della festa della scuola, i genitori partecipano molto attivamente, l’affluenza alle urne è generalmente molto bassa. “È quanto è emerso dal rapporto annuale di autovalutazione come uno dei punti negativi per il nostro istituto. Dobbiamo fare di più. So che in futuro si penserà a diverse modalità di coinvolgimento dei genitori.”

“Il 4 novembre si è tenuto un incontro tra genitori e i rappresentanti dei genitori del Consiglio uscente: l’invito aveva avuto 500 visualizzazioni ma all'incontro erano presenti solo 21 genitori. Se teniamo conto che la scuola ha circa 1000 studenti, possiamo dire che solo il 2% delle famiglie era presente. Non c’erano le firme sufficienti per i rappresentanti e i sostenitori. Questo è stato un vero peccato!”

“Ringrazio a questo proposito tutte le associazioni dei genitori che si sono mobilitate per raccogliere le firme e per promuovere la partecipazione. È molto importante avere rappresentanti eletti da un numero consistente di voti, solo in questo modo possiamo dire che nel Consiglio di Istituto i genitori siano effettivamente rappresentati.”


Allora, il messaggio è chiaro: il 22 e 23 Novembre incontriamoci a scuola e votiamo!

mercoledì 4 novembre 2015

Laboratori in classe: La geometria e la città di Paul Klee

“L’arte non riproduce quello che vediamo; piuttosto ci fa vedere” Paul Klee pittore (1879 – 1940)

I laboratori svolti in classe sono attività didattiche spesso suggerite dagli esperti di didattica per rendere l’apprendimento più coinvolgente, anche combinando discipline diverse. In un laboratorio, ad esempio, può capitare che gli alunni inizino il nuovo anno scolastico studiando concetti geometrici attraverso la rielaborazione e la manipolazione degli elementi formali di un quadro.

È proprio quello che ha proposto la maestra Anna Maria Mazza quest’anno ai suoi alunni di 5^.
“Nel lavoro quotidiano io privilegio sempre il connubio fra discipline e l’arte. … Tra gli obiettivi del  programma di matematica di quest’anno c’è la capacità di rappresentare forme del piano e dello spazio, di riconoscere le relazioni con strutture che si ritrovano in natura o create dall’uomo; di classificare le figure in base alle caratteristiche geometriche; di determinare misure, costruire modelli concreti.” Obiettivi che si combinano bene con quelli del programma di arte, “tra cui vi è riconoscere gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visuale (linee, forme, colori, volume, spazio)”.  Lo scopo di questo laboratorio era consentire ai bambini di rielaborare un’opera d’arte utilizzando conoscenze acquisite attraverso altre discipline, come la geometria. Questa attività di inserisce nel progetto scolastico “Non solo la matematica è un gioco da ragazzi”.
Paul Klee, Città

Come base per il lavoro è stato scelto un quadro del pittore svizzero Paul Klee della serie dedicata alle Città. Klee è un esponente dell’astrattismo e uno dei pittori più importanti dell’arte del ‘900, secondo cui l’arte aiuta a comprendere la realtà nella sua essenza di forme, linee e rapporti geometrici, attraverso armonie di colori e materiali.

L’attività è iniziata il secondo giorno di scuola e si è conclusa la prima settimana di ottobre, nell’arco di circa 20 giorni. “In questo periodo abbiamo usato le 2 ore pomeridiane del martedì e del giovedì, per un totale di 14 ore.”

“I bambini hanno ricevuto una riproduzione in A3 della struttura del quadro, caratterizzato principalmente da quadrilateri o forme che possono essere ricostruite a partire dai quadrilateri. …” Per svolgere l’attività, gli alunni hanno attivato strategie personali diverse, con l’obiettivo di raggiungere uno scopo comune.

“Per la realizzazione dell’attività i bambini hanno utilizzato le competenze di geometria che avevano acquisito l’anno precedente sui poligoni regolari e irregolari. Hanno utilizzato strumenti come righello, matita, carta, colla. Si sono cimentati con la scelta di materiali, carte diverse per consistenza e aspetto, hanno sviluppato la propria creatività lavorando liberamente sugli accostamenti dei colori, forme, effetti cromatici, seguendo e creando le immagini a proprio gusto”. Dall’elaborazione dell’immagine sul piano hanno poi sviluppato figure solide che emergono dalla base. “In questo modo hanno acquisito nuove competenze, come l’elaborazione autonoma di un’immagine fatta di poligoni e la costruzione di 3 solidi: un cubo, un parallelepipedo, una piramide.”

Nuove competenze basate su una consapevolezza diversa e nuova, che nasce dal poter costruire e
ricostruire con le proprie mani quelle forme che sono state oggetto di uno studio teorico. Attraverso la manipolazione e l’esperienza, i bambini diventano consapevoli dei concetti, li comprendono di più e possono andare oltre. Nati per favorire l’apprendimento degli alunni con cui la lezione frontale risulta meno efficace, i laboratori sono diventati una strategia didattica preziosa per tutti.