venerdì 12 giugno 2015

Un papà tra le stelle: si parla di Astronomia

Abbiamo ancora negli occhi le immagini del rientro sulla Terra di Samantha Cristoforetti, avvenuto
ieri dopo ben 200 giorni nello spazio. Che emozione!!

Ne sto parlando con Fiorella mentre prendiamo un caffè, e mi dice: "Lo sai che uno dei miei alunni di Budrio mi ha chiamato dicendo che sarebbe stato bello avere Gian Paolo di nuovo in classe a commentare l'evento del rientro dallo spazio ..."

Questo ci da lo spunto per raccontare una esperienza molto interessante avvenuta durante questo anno scolastico e che ha visto protagonisti una classe di 24 bambini di quinta elementare della scuola Servetti Fedora di Budrio, dove Fiorella insegna, e Gian Paolo, un genitore della scuola Cappuccini.

Il tutto è nato alcuni mesi prima da alcune domande degli alunni di quella classe in merito ad eventi astronomici che si stavano verificando, come l'eclissi di sole. Sapendo della laurea in Astronomia di Gian Paolo, Fiorella lo ha invitato a svolgere una mattinata tematica nella sua classe.

Così martedì 14 aprile 2015, dalle 9.30 alle 12.30, Gian Paolo ha tenuto un incontro durante il quale, con il supporto di una presentazione ricca di immagini e informazioni, è riuscito a raccontare in modo semplice concetti fisici che hanno affascinato i bambini presenti. Durante le 4 ore di incontro i bambini hanno fatto molte domande e Gian Paolo non si è tirato indietro. Non è stata una lezione (Gian Paolo non fa il maestro!) ma un viaggio nello spazio stando con i piedi per terra.

Alla fine i bambini sono stati invitati esprimere a caldo le proprie impressioni, ed è chiaramente emersa la comune soddisfazione per una giornata di scuola diversa ma ricca di spunti, di curiosità e riflessioni. A dimostrazione di questo, tutti i bambini hanno richiesto di avere una copia della presentazione di Gian Paolo.

Cosa hai pensato quando Fiorella ti ha chiesto di preparare un incontro con i suoi alunni?
Ho pensato che fosse una cosa da matti! Non è facile spiegare concetti di fisica a bambini che, per la giovane età, non hanno ancora gli strumenti del calcolo differenziale o le basi della meccanica celeste. Però ci si poteva provare.

Quindi come ti sei preparato per l'incontro?
Ho cercato di creare una traccia dei temi da affrontare, e chiarirmi su cosa puntare, tenendo conto dell'età dei bambini e del tempo a disposizione. Ho diviso i contenuti in tre unità: il sistema solare, l'evoluzione stellare e la struttura dell'universo. L'incontro di Budrio ha riguardato la prima unità, cioè il sistema solare. Per questa prima parte ho privilegiato gli aspetti cinematici e tassonomici, come prima base di informazioni utili per tutto il resto. Mi sono chiesto: come presentare queste cose a dei bambini? Ho usato il PowerPoint con molte immagini, le informazioni erano unite a effetti visivi e sonori, ho inserito degli scherzi e musichette simpatiche per semplificare, sdrammatizzando, la comprensione di concetti complessi.

Che impressione hai avuto quando sei arrivato in classe? Come ci si sente in questo ruolo?
All'inizio non sai bene come comportarti, mi sentivo intimorito ma molto presto mi sono reso conto che i bambini erano intimoriti quanto me! Quindi eravamo pari, sullo stesso piano. L'incontro si è svolto così, con molta naturalezza. Appena è partita la presentazione con la colonna sonora di Star Trek e l'astronave Enterprise che appariva in dissolvenza si è creata l'atmosfera giusta per una bella esperienza. Sono riuscito anche a spiegare come ragiona un astronomo, abituato a dover calcolare avendo un numero limitatissimo di dati: si usano le stime di misura che prevedono margini di errore accettabili. Ho fatto un esempio, che non centrava con l'astronomia ma che poteva far capire il concetto: calcolare quanto guadagna il comune di Marina di Ravenna con i parcheggi sul lungo mare in una giornata d'estate.

Ripeteresti l'esperienza?
Certo! Il riscontro che ho avuto dai bambini è stato molto positivo, mi sono commosso a leggere le loro impressioni finali. Bisogna dire però che per avere questo risultato è molto importante che la classe sia preparata. In questo senso il ruolo dell'insegnante è stato fondamentale per creare le giuste condizioni di interesse e delle conoscenze di base.

Per saperne di più su questa storia contattateci.

1 commento:

  1. Condivido tutto quello che ha detto Gian Paolo , ma vi garantisco che i miei bambini erano euforici dopo la lezione

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